Presentazione

da "it.notizie.yahoo.com" del 3.9.09

Il tema della vita e della morte non può essere affidato per intero allo Stato e così stabilire per legge il divieto di sospendere l'idratazione lascia "qualche perplessità".
Lo ha detto oggi in un'intervista al Corriere della Sera il ministro degli Esteri Franco Frattini, auspicando che il ddl sul testamento biologico approvato dal Senato, con il plauso del Vaticano, venga modificato alla Camera.

"Penso che il testo del Senato possa essere migliorato", ha detto il ministro, il quale si dice di cultura riformista e più allergico alla "statualità e all'iperregolazione" dei politici dello stesso Pdl che provengono dalla Democrazia Cristiana.

Il testo approvato da Palazzo Madama istituisce il testamento biologico -- le indicazioni sui trattamenti sanitari da ricevere verso la fine della vita --, ma lo limita fortemente, in nome della dignità della persona, e vieta l'eutanasia.

Inoltre, ed è questo il punto più controverso, non sarà possibile dire nel testamento che non si vogliono alimentazione e idratazione artificiale, perché sono "forme di sostegno vitale".

"Nella sostanza non ho dubbi che acqua e cibo non siano una cura, ma un modo per dare la vita", ha detto Frattini. "Una cosa però è la sostanza, un'altra la regolazione delle forme e delle procedure: stabilire con una legge come si debba fare evoca lo stato etico e mi lascia qualche perplessità", ha aggiunto, riprendendo alcune critiche al ddl già formulate dal presidente della Camera Gianfranco Fini.