Presentazione

da "www.ilmessaggero.it", Roma 19 ottobre 2009

La difesa ha sollevato dubbi sull'utilizzazione di dati da parte dei periti del pm. Tra un mese il gup deciderà se procedere.
 
Secondo i periti del pm Ilaria Calò l'arcata dentale di Renato Busco, imputato per l'omicidio dell'ex fidanzata Simonetta Cesaroni, è compatibile con il morso trovato su un seno della vittima, morso che l'accusa ritiene essere stato lasciato al momento dell'omicidio.

Il consulente della difesa ha invece sollevato dei dubbi sull'utilizzazione di dati e strumenti da parte dei periti dell'accusa in relazione alla letteratura scientifica vigente.

Il confronto tra periti si è svolto dinanzi al giudice per l'udienza preliminare Maddalena Cipriani che il 19 novembre deciderà se il procedimento penale dovrà continuare davanti alla Corte d'Assise.

Ad attendere l'esito dell'udienza di oggi c'erano anche una ventina di conoscenti di Raniero Busco: molti di loro indossavano una t-shirt recante la scritta: «Via Poma: Raniero è innocente».

Simonetta Cesaroni fu uccisa con trenta coltellate il 7 agosto 1990 in un ufficio di via Carlo Poma.