Presentazione

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30.7.09 Aborto in calo, ma solo tra le italiane

Da "www.rainews24.it"

Relazione sull'attuazione della Legge 194
Aborto in calo, ma solo tra le italiane

Roma, 29.7.09

In 25 anni le interruzioni volontarie della gravidanza in Italia si sono quasi dimezzate. Ma aumenta il numero di straniere che ricorrono all'aborto ed è boom di medici obiettori. Attesa per domani la decisione dell'Agenzia italiana del farmaco sull'immissione in commercio della pillola abortiva.

Nel 2008 gli aborti sono stati 121.406 (circa 80 mila richiesti da donne italiane), con una diminuzione del 48,2% rispetto al 1982 (234.801 casi), e un calo del 4,1% in un solo anno, rispetto al 2007. I dati sono contenuti nella relazione al Parlamento sull'attuazione della legge 194, illustrata dalla sottosegretaria al Welfare, Eugenia Roccella.

Diminuisce leggermente anche il tasso di abortivita' tra le minorenni: nel 2007 e' risultato pari a 4.8 per 1000 (4.9 per 1000 nel 2006). Si conferma, dunque, il minore ricorso all'interruzione volontaria della gravidanza tra le giovani italiane rispetto a quanto registrato negli altri paesi dell'Europa occidentale.

La pratica dell'aborto e' pero' in crescita tra le immigrate, specialmente tra quelle provenienti dall'Europa dell'est. Il numero degli interventi effettuati da donne con cittadinanza estera, ha raggiunto, infatti, nel 2007 il 32.2% del totale delle interruzioni volontarie di gravidanza (nel 2006 la percentuale era stata 31.6%), mentre nel 1998  era del 10.1%.

E se, in base a modelli matematici, l'ultima stima degli aborti clandestini in Italia, relativa al 2005, è di 15 mila casi, mentre era stata calcolata pari a 100 mila casi nel 1983, aumenta, contemporaneamente, l'obiezione di coscienza tra i medici italiani rispetto agli interventi di interruzione volontaria di gravidanza. I ginecologi obiettori sono infatti passati dal 58% registrato nel 2005 al 70% del 2007. 

Sulla base di questi dati Eugenia Roccella ha concluso che la legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza "ha prodotto buoni risultati" e che "non ci sia bisogno di rivederla". "Caso mai - ha osservato Roccella - il nostro problema e' continuare nell'opera di prevenzione e applicare il maniera piu' omogenea e intensa la prima parte della legge che e' quella che dovrebbe appunto portare
alla prevenzione delle interruzioni volontarie di gravidanza".

Proseguono intanto le polemiche sull'introduzione della pillola abortiva Ru486. La sottosegretaria al Welfare, infatti, dopo aver reso noto che,secondo dati forniti dall'azienda produttrice Exelgyn al ministero della Salute, sarebbero almeno 29 i decessi registrati tra le donne nel mondo in seguito all'utilizzo della Ru486, ha dichiarato: "Personalmente sono molto perplessa sull'utilizzo della Ru486 poiche' penso che persistano delle zone d'ombra sulla sicurezza di questo farmaco". Per queste ragioni, ha precisato Roccella, "ho chiesto che ci fosse la massima trasparenza delle valutazioni effettuate per esempio dal Comitato tecnico-scientifico dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa)". E proprio domani l'Aifa dovrà valutare l'immissione in commercio in Italia della pillola abortiva.