Presentazione

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13,9.09 Sta bene l'uomo ricoverato al S. Orsola. Sarebbe stato infettato a Modena

da "ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com"

ALLARME FEBBRE DEL NILO

La direzione del Policlinico e l’Ausl di Bologna escludono quindi la possibilita’ che si sviluppi un focolaio della malattia West Nile sotto le Due Torri. L’uomo al momento rimane in ospedale sotto osservazione. Sono cinque i pazienti in Emilia-Romagna: tre a Ferrara (dove due giorni fa e’ deceduto un anziano), uno a Modena e uno a Imola
 
 Bologna, 12 settembre 2009 - Non ci sarebbero complicazioni per l’uomo ricoverato ieri sera al S.Orsola dopo che aveva contratto il virus “west nile”. L’infezione, spiegano la direzione del Policlinico e l’Ausl di Bologna, in una nota congiunta, sarebbe stata contratta a Modena e quindi si esclude la possibilita’ che si sviluppi un focolaio della malattia sotto le Due Torri.


L’uomo colpito dal virus, ricoverato ieri sera al S.Orsola intorno alle 18, al momento sta bene ma rimane in ospedale, sotto osservazione, a causa di patologie pregresse. Ieri, l’unita’ di Microbiologia del S.Orsola, diretto da Maria Paola Landini, aveva segnalato al dipartimento di Sanita’ pubblica dell’Ausl di aver accertato un caso di infezione da West Nile in citta’, diagnosi poi confermata dal test di amplificazione del genoma del virus, eseguito nello stesso laboratorio.


L’Ausl ha subito avviato un’indagine epidemiologica per individuare l’origine del contagio. “Con ogni probabilita’- fanno sapere dall’azienda sanitaria- l’uomo e’ stato infettato da una zanzara nel corso di un soggiorno in una casa nella campagna intorno a Modena”. Quindi sono scattate immediatamente le misure di profilassi, con disinfestazione sia dell’abitazione di Bologna dell’uomo che di quella di Modena, in collaborazione con l’Ausl modenese.

“Il virus della west nile- spiegano ancora Ausl e S.Orsola- e’ trasmesso dalla zanzara culex”, che e’ autoctona a differenza della zanzara tigre. Il serbatoio del virus, pero’, “e’ rappresentato solo dai volatili, quindi non si trasmette da uomo a uomo. Questo elemento- rassicurano i due enti sanitari di Bologna- e il tempestivo dispiegamento di tutte le misure di prevenzione, consentono ragionevolmente di escludere che possano svilupparsi focolai di infezione”.


Al momento sono cinque i pazienti ricoverati in Emilia-Romagna per “West Nile”: tre a Ferrara (dove due giorni fa e’ deceduto un anziano di 71 anni gia’ affetto da patologie croniche), uno a Modena e uno a Imola. Dal 20 agosto, dunque, sono in tutto sei i casi diagnosticati in regione. Il punto e’ stato fatto oggi dall’assessore regionale alla Sanita’, Giovanni Bissoni, a margine di una conferenza stampa.


Il virus di “West Nile disease” e’ trasmesso dalle zanzare e “si conferma presente esclusivamente nel bacino attorno al Po- ricorda l’assessore- tanto che interessa non solo l’area vicina al fiume dell’Emilia-Romagna, ma anche il Veneto e la Lombardia”. La malattia virale, sottolinea Bissoni, provoca comunque “complicanze serie solo in pazienti gia’ debilitati”, come nel caso di Ferrara.