da "www.lastampa.it" del 27.8.09 Dalle ampie finestre dello Standard Hotel gli ospiti offrono ai passanti improvvisati strip-tease e scene di sesso. La direzione: “Siamo noi ad incoraggiarli, è tutta pubblicità”. Un avvertimento ai turisti in visita a New York: se viaggiate con bambini e decidete di portarli a fare una passeggiata nel nuovo parco cittadino, l’High Line Park, accertatevi che non alzino troppo lo sguardo. I loro occhi innocenti potrebbero incontrare le finestre dello Standard Hotel: l’albergo, un’aerea struttura in acciaio e vetro, offre camere con vista del tutto particolari, in cui i clienti che si avvicinano alle ampie vetrate a tutta altezza spesso non lo fanno per godere del panorama, ma piuttosto per mostrarsi ai passanti in modi a dir poco inconsueti - nudi, se non addirittura indaffarati in attività decisamente intime, da soli o in compagnia. Uomini e donne impegnati in improvvisati strip-tease o in appassionati incontri di sesso, riprese di film porno, erotismo solitario e orge con decine di partecipanti: i frequentatori abituali dell’High Line Park affermano di aver assistito a scene di ogni genere attraverso le finestre di quello che, ormai, è diventato “l’hotel degli esibizionisti”. Una definizione che alla direzione dell’albergo non dispiace, anzi: fin dal momento della sua inaugurazione, nel cuore del vivace e rinnovato Meatpacking District, lo Standard si è presentato come struttura “exhibitionist-friendly” e, per dare il buon esempio, nei primi mesi sono stati gli stessi dipendenti a mostrarsi, più o meno svestiti e ammiccanti, dalle finestre-vetrina. Chiaro l’obiettivo: distinguersi, stupire, farsi pubblicità e farlo senza troppo sforzo. Dietro l’operazione, infatti, c’è un management che a sua volta coltiva la passione per l’esibizionismo: “Anche uno dei direttori si è spogliato in una stanza e ha filmato tutto: stanno pensando di creare sul sito web una sorta di spazio per vedere “live” le esibizioni. Sapete, è un’esibizionista anche lei”, racconta al New York Post, senza scomporsi, un fattorino dello Standard. Con queste premesse, i clienti ansiosi di offrirsi agli occhi altrui troveranno nell’hotel un piccolo paradiso: “Non li scoraggiamo, anzi: in realtà li invitiamo a esibirsi”, ammette ancora il fattorino. Prima che il New York Post si interessasse alla vicenda, il sito web e la pagina Facebook dell’hotel parlavano chiaro: “Vi invitiamo a mettere in pratica il vostro segreto esibizionismo. Per favore, condividete con noi le vostro foto più intime ed esplicite: queste finestre a tutta altezza non servono solo per godersi il panorama...”, ammiccava la presentazione, e ancora “Qualsiasi cosa facciate, accertatevi che gli scatti siano “hot” e fateceli avere in qualunque modo desideriate. Si tratta di sesso, alla fine, e voi siete le nostre star”. Le frasi, anche troppo esplicite, sono poi state eliminate, ma gli avvistamenti di donne e uomini senza veli sono continuati, se non aumentati: l’attenzione della stampa ha fatto aumentare il pubblico, con gran soddisfazione degli ospiti in cerca di visibilità. Se dietro le “vetrine” dello Standard ci si diverte, dall’altra parte del vetro le reazioni allo spirito libertino dell’hotel e dei suoi clienti non sono, ovviamente, unanimi. Per Aaron Lipman, 34 anni, che lavora nel quartiere, gli show dello Standard sono “divertenti e sani”: come non ridere, del resto, di fronte ad una ragazza completamente nuda che salta su un trampolino elastico davanti alla finestra? E a giudicare dalla folla che si raduna ogni giorno nei punti da cui le finestre dell’hotel sono meglio visibili, sono in molti a nutrire quanto meno una certa curiosità verso quel che avviene nelle stanze dello Standard: gli habituè - qualcuno attrezzato di binocolo o macchina fotografica - hanno già individuato orari e giorni “caldi” e a chi non vuole perdersi il meglio dello spettacolo consigliano il sabato sera. Ma l’High Line, nato dal recupero di una vecchia sopraelevata ferroviaria e oggetto di un immediato successo, resta pur sempre un parco pubblico: gli spettacolini a luci rosse hanno fatto infuriare famiglie, turisti e vicini di casa dell’hotel. La speaker del consiglio comunale Christine Quinn ha definito “inaccettabile” il comportamento dei troppo disinvolti ospiti e ha chiesto alla direzione di prendere immediati provvedimenti. Dallo Standard assicurano di aver chiesto ai clienti di “ricordare che le vetrate sono trasparenti e mantenere chiuse le tende”: ma nell’hotel costruito “per regalare la più bella vista di New York”, qualcuno, di certo, continuerà a dimenticarsene.
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