da "www.libero-news.it" 24/08/2009 Il mistero sportivo dell’estate rimane: secondo il quotidiano britannico The Daily Telegraph, i livelli di testosterone della medaglia d’oro negli 800 metri femminili Caster Semenya sarebbero tre volte superiori alla norma. Pur non citando la sua fonte confidenziale, il Telegraph afferma infatti che l'atleta sudafricana, già sottoposta a dei test prima dell’appuntamento mondiale di Berlino, avrebbe fatto registrare un livello di testosterone altissimo, di ben tre superiore a quello riscontrato solitamente nelle donne. La saga sul sesso della Semenya prosegue ormai da giorni, in particolare dalla vigilia della finale degli 800 metri, poi stravinta dalla sudafricana. La massiccia muscolatura, i tratti non particolarmente femminili e la voce profonda hanno fatto il resto, spingendo la Federazioni internazionale dell’atletica a eseguire nuovi test per accertarne il sesso. Ombre dal passato - Alla rivelazione del quotidiano inglese, si aggiunge il fatto che il capo allenatore della squadra sudafricana è il tedesco Ekkart Arbeit, già accusato di essere implicato nel doping di Stato della Germania dell’Est negli anni Ottanta. Arbeit è stato citato dal principale imputato nell’indagine condotta dal parlamento tedesco, il professor Werner Franke. Non solo. Heidi Krieger, campionessa europea di lancio del peso nel 1986 divenuta poi uomo nel 1997 con un’operazione per il cambio di sesso, ha fatto sapere che fu proprio Arbeit a darle dosi di ormoni maschili tali da «uccidere« la sua femminilità, trasformandola in tutto e per tutto in un maschio. Da parte sua, il tecnico tedesco si è sempre difeso ribadendo che, dopo la caduta del Muro di Berlino nel 1989 e la dissoluzione della Ddr, non è stato più coinvolto in casi di doping. Il nome di Ekkart ha sempre suscitato polemiche nel mondo dell’atletica: nel 2003 il capo della federazione britannica David Moorcroft dichiarò alla Bbc che non avrebbe mai accettato di farsi allenare da Arbeit. Eroina (?) in patria - Il Sud Africa intanto si appresta a ricevere la propria rappresentante in grande stile e fa quadrato attorno alla diciannovenne: «Caster merita il nostro sostegno come nazione per gli attacchi mossi contro di lei», ha dichiarato il ministro dell’Interno Nkosazana-Dlamini. Il rientro della Semenya a Johannsburg è previsto per oggi. All’aeroporto, ad attenderla, non mancherà il presidente sudafricano Zuma. «Ci sarà ressa all’aeroporto», ha promesso Floyd Shivambu, portavoce della lega giovanile del partito di governo African National Congress. Un affare di Stato, insomma, come ai tempi della Germania dell’Est. In attesa che i risultati dei test voluti dalla Iaaf sgomberino il campo dai troppi dubbi.
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