Presentazione

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4.9.09 Cervello, una "ragnatela" blocca ricordi e crea fobie: scoperto come scioglierla

da "www.ilmessaggero.it"                        
 
 ROMA (3 settembre) - Una volta trovato ciò che rende indelebile il ricordo di un evento traumatico, ecco escogitato un trucco per rimuoverlo. I brutti ricordi, che paralizzano quando riaffiorano alla mente, sono resi indelebili da una "ragnatela" molecolare attorcigliata intorno ai neuroni dell'amigdala, il centro della paura. Un enzima che "scioglie" questa ragnatela rimuove il ricordo traumatico. E' questa, pubblicata sulla rivista Science, la scoperta di Nadine Gogolla della Harvard University di Boston.

Lo studio, effettuato su topi, mostra che questa ragnatela, detta rete perineurale, si forma in età adulta, mentre nel cervello infantile è assente, cosicchè per quest'ultimo è più agevole cancellare i ricordi traumatici. In pratica - spiega in un commento su Science Tommaso Pizzorusso dell'Istituto di neuroscienze del Cnr di Pisa - il cervello infantile è più plastico e, ancora privo di questa rete di materiale proteico, può dimenticare più facilmente un ricordo traumatico. Poi, quando la rete si forma, i ricordi di eventi negativi si fissano in modo indelebile.

Già in studi sulla corteccia visiva, spiega Pizzorusso, che è un esperto di plasticità cerebrale, si era dimostrato che una rete di "proteoglicani condroitin fosfato", grosse molecole ramificate fatte di zuccheri e proteine, si forma intorno alla corteccia visiva in età adulta, diminuendone la plasticità. L'equipe di Nadine Gogolla ha dimostrato qualcosa di analogo nell'amigdala, il centro ove si annidano tutte le nostre paure più profonde. Si sapeva che nei ratti di pochi giorni di vita un trauma è facilmente cancellabile con un esercizio di rimozione chiamato "estinzione", che consiste nel dissociare lo stimolo (per esempio un suono) dall'evento traumatico (per esempio una corrente elettrica). Se topolini piccoli vengono traumatizzati da uno shock elettrico seguente un suono, tenderanno ad associare a quel suono la corrente, e quindi a temerlo.

L'esercizio di estinzione del trauma funziona dunque dissociando il legame suono-corrente. Ma funziona solo nei topi di pochi giorni, ribadisce Pizzorusso, non sugli adulti, e ora Gogolla ha scoperto perchè: è la formazione della rete perineurale nel cervello adulto a impedire la rimozione, rendendo l'amigdala inaccessibile. Ma "sciogliendo" i proteoglicani condroitin fosfato con un enzima ad hoc, Gogolla ha mostrato di poter rendere nuovamente più malleabile anche il cervello adulto e quindi di poter eseguire l'esercizio di rimozione del trauma. Questo studio apre le porte a nuovi meccanismi potenzialmente applicabili su chi soffre di stress post-traumatico o fobie.