27.8.09 Quando gli amici diventano i nuovi paparazzi del web 2.0 |
da "mediablog.corriere.it" del 26.8.09 "Sei invitato a un party esclusivo, con scrittori famosi, attori, cantanti, modelle e altri ospiti speciali. Il protocollo prevede che non siano riportate informazioni su blog o Twitter, né foto su Facebook". Nella New York dei social network gli inviti stanno diventando sempre più categorici su come si devono comportare gli ospiti. Il fatto è che ormai molte persone sono convinte che qualsiasi cosa facciano debba essere costantemente raccontata, come se le loro esperienze non riportate sul web fossero destinate ad essere perdute per sempre. Però non tutti sono contenti di sapere che se parteciperanno a un evento, o perfino a una serata privata, finiranno inevitabilmente fotografati su Facebook o immortalati su un blog. Ma difendere la propria privacy è diventato impossibile se gli amici sono diventati i nuovi paparazzi del web 2.0. Basta riflettere su due dati: gli utenti di Facebook inseriscono un miliardo di foto ogni mese, mentre gli utenti unici di Twitter sono stati in giugno 44,5 milioni. Ecco perché nella Grande Mela sta nascendo un codice di autoregolamentazione su quando sia appropriato utilizzare i social media e quando no. Agli ospiti può essere chiesto di non postare foto o commenti nei social network. E non solo ai party. Alcuni bar e ristoranti vip proibiscono l’uso dei cellulari, sperando così di garantire la privacy dei propri clienti.
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