da "it.notizie.yahoo.com" Il rumore delle città martella le nostre orecchie Ieri - 16.47 Viviamo in un mondo sonoro, bombardati 24 ore su 24 da vibrazioni che stimolano il nostro apparato uditivo senza sosta. Questa energia invisibile influenza il nostro umore, la nostra cultura, ma anche la nostra salute. Si può sfuggire a questo bombardamento, e se sì come? Ce lo rivela un articolo della rivista Discover. La nostra percezione del suono è soggettiva, ma esiste una scala di intensità, misurata in decibel (dB). Per fare qualche esempio, uno stato di silenzio in uno studio di registrazione isolato acusticamente misura 20 dB, il trillo di un telefono 70 dB, il motore di un jet e un concerto rock 120 dB, che è anche la soglia del dolore. L’US Army Medical Department stima che a 180 dB un uomo muoia per le lesioni causate dalle onde sonore! Spiega Arline Bronzaft, psicologa del Council on the Environment di New York: “Persino i rumori soft, molto al di sotto dei livelli di guardia, sono stati correlati a danni cardiovascolari. Un suono che interpretiamo come rumore, come qualcosa che non vorremmo ascoltare, causa stress. E dallo stress derivano danni al cuore e ad altri organi”. Gordon Hempton, forse il massimo esperto mondiale di Ecologia acustica, rivela: “Non esistono praticamente più luoghi sulla Terra liberi da rumore umano al 100%. Così va la storia. Come unità di misura della quiete usiamo l’intervallo tra un rumore e l’altro: ebbene, la cosa interessante è che nel 1984 avevo identificato 21 aree nello Stato di Washington nelle quali l’intervallo medio libero da rumori era di 15 minuti e oltre. Oggi quelle aree sono diventate 3”. Fonte: Barone J. What do urban sounds do to your brain? Discover Magazine 24/07/2009.
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